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Prodotti DOP e IGP: quali sono le differenze

Questo non è solo un articolo rivolto ai produttori, ma anche ai consumatori. Entrambi possono avvantaggiarsi dal conoscere quali siano i prodotti DOP e IGP. Forse in molti conoscono il significato di queste sigle, ma chi conosce le differenze tra loro? Quali sono le loro peculiarità? I prodotti DOP e IGP restano tra le classificazioni di eccellenza del nostro paese, per questo è bene approfondire l’argomento. Non solo da parte del consumatore, ma anche per un imprenditore agricolo che vuole guadagnare da una produzione di alto valore commerciale. Vediamo insieme, quindi, le differenze tra prodotti DOP e IGP.

Del Dott. Francesco Giannetti

prodotti DOP e IGP

Prodotti DOP e IGP: tutto nasce dall’UE

Tra tutti i paesi dell’Unione Europea, il nostro, la bella e amata Italia, è quello con il maggior numero di prodotti DOP e IGP.

Tale primato è da considerare un vanto, una dimostrazione della grande qualità delle nostre produzioni e del forte legame che esiste tra prodotti agroalimentari e il loro territorio di origine.

Tutto questo rientra in ciò che viene definito “sistema delle Indicazioni Geografiche dell’UE“. Questo sistema:

  • favorisce la produzione e il commercio del territorio;
  • tutela l’ambiente, dato che il legame prodotto-territorio porta alla salvaguardia degli ecosistemi e della biodiversità ambientale;
  • protegge la coesione sociale dell’intera comunità del territorio stesso.

Si entra quindi nel concetto di “Certificazione Comunitaria”, ossia una certificazione fornita direttamente dalla Comunità Europea, tramite la quale vengono fornite maggiori garanzie ai consumatori con un livello di tracciabilità e di sicurezza alimentare più elevato rispetto ad altri prodotti.

Per questo motivo l’UE emana norme ben precise con cui individuare i canoni di qualità dei prodotti agroalimentare.

Tramite queste norme, gli obiettivi sono ben due:

  1. protegge i consumatori che sono alla ricerca di prodotti di sani e di qualità;
  2. fornisce ai produttori dei vantaggi con cui identificare e promuovere i propri prodotti sul mercato, grazie a caratteristiche specifiche
  3. protegge gli stessi consumatori da pratiche sleali.

I prodotti DOP e IGP hanno caratteristiche peculiari legate ad un disciplinare di produzione, di cui sia comprovata l’origine “storica” nel territorio dichiarato nella denominazione.

Se cerchi l’elenco dei prodotti DOP e IGP d’Italia, lo puoi trovare sul sito del Ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali cliccando qui.

prodotti DOP e IGP
I simboli dei prodotti IGP e DOP.

Prodotti DOP: denominazione d’origine protetta

Secondo l’Articolo 2, paragrafo 1, lettera a), del regolamento UE n. 510/2006, si intende per «denominazione d’origine», il nome di una regione, di un luogo determinato o, in casi eccezionali, di un paese che serve a designare un prodotto agricolo o alimentare originario di tale regione, di tale luogo determinato o di tale paese, la cui qualità o le cui caratteristiche sono dovute essenzialmente o esclusivamente ad un particolare ambiente geografico, inclusi i fattori naturali e umani, e la cui produzione, trasformazione e elaborazione avvengono nella zona geografica delimitata.

Quindi i prodotti DOP sono alimenti le cui peculiari caratteristiche qualitative dipendono essenzialmente o esclusivamente dal territorio in cui sono stati prodotti.

Nell’articolo sopra citato, viene nominato “l’ambiente geografico”. Ma cos’è precisamente?

L’ambiente geografico è l’insieme di fattori naturali (clima, caratteristiche ambientali) e fattori umani (tecniche di produzione tramandate nel tempo, artigianalità, savoir-faire).

Entrambi i tipi di fattori, combinati insieme, consentono di ottenere un prodotto inimitabile al di fuori di una determinata zona produttiva.

Affinché un prodotto sia DOP, quindi, le fasi di produzione, trasformazione ed elaborazione devono avvenire in un’area geografica ben precisa.

I realizzatori di prodotti DOP devono sottostare a tutte le norme dettate dal disciplinare di produzione. Il rispetto di tali norme è garantito da uno specifico organismo di controllo certificato.

prodotti DOP e IGP
Il Parmigiano Reggiano è un esempio di prodotto DOP, certamente un’eccellenza italiana.

Prodotti IGP: indicazione geografica protetta

Secondo l’Articolo 2, paragrafo 1, lettera b), del regolamento UE n. 510/2006, si intende per «indicazione geografica» il nome di una regione, di un luogo determinato o, in casi eccezionali, di un paese che serve a designare un prodotto agricolo o alimentare come originario di tale regione, di tale luogo determinato o di tale paese e del quale una determinata qualità, la reputazione o altre caratteristiche possono essere attribuite a tale origine geografica e la cui produzione e/o trasformazione e/o elaborazione avvengono nella zona geografica delimitata.

Dalla lettura di quest’ultimo articolo, possiamo comprendere la principale differenza tra prodotti DOP e IGP: affinché un prodotto possa essere considerato IGP, almeno una fase del processo produttivo deve avvenire in una particolare area.

Anche per i prodotti IGP esiste un disciplinare di produzione e, anche in questo caso, il rispetto delle norme del disciplinare è garantito da un organismo di controllo.

La differenza tra prodotti DOP e IGP, quindi, sta nel fatto che l’IGP è più “permissivo” sulla sola provenienza delle materie prime (che se previsto dai singoli disciplinari possono essere sia di origine nazionale che di origine comunitaria o talvolta anche extra-comunitaria), in quanto tutela le ricette e alcuni processi produttivi tipici del luogo ma non per forza l’origine del prodotto nel suo intero complesso, se non quello della produzione finale.

Possiamo dire allora che l’etichetta DOP è più prestigiosa perché più particolare, mentre quella dell’IGP (più permissiva, appunto) viene concessa principalmente per due motivi:

  1. la produzione delle materie prime per la realizzazione del prodotto finale non è sufficiente per soddisfare la richiesta del mercato,
  2. alcune materie prime derivanti da altri territori vengono considerate più idonee, grazie alle loro specifiche caratteristiche organolettiche, per la realizzazione del prodotto.
prodotti DOP e IGP
La lenticchia di Castelluccio di Norcia è classificata come prodotto IGP. Viene coltivata, oltre che in Umbria, anche nelle Marche ma il processo di produzione principale avviene proprio nella piccola frazione dell’altipiano norcino.

Prodotti STG: specialità tradizionale garantita

Oltre ai più famosi prodotti DOP e IGP, esiste un’altra classificazione di qualità, chiamata STG, ossia specialità tradizionale garantita.

Quest’altro marchio di qualità è stato volutamente introdotto dall’Unione Europea per tutelare particolari produzioni caratterizzate da materie prime o metodi di produzione derivanti da una lunga tradizione.

La certificazione STG (disciplinata dal Regolamento UE n. 1151/2012) è rivolta a prodotti agroalimentari che possono non essere necessariamente stati realizzati solo in una zona.

Anche i prodotti STG devono sottostare ad un preciso disciplinare di produzione, il quale deve indicare:

  • il nome del prodotto (denominazione),
  • una descrizione agroalimentare (comprese le principali caratteristiche fisiche, chimiche, microbiologiche e organolettiche) e del metodo di produzione,
  • i motivi di specificità del prodotto,
  • i documenti storici che dimostrano la tradizionalità,
  • le modalità dei controlli.

DOC e DOCG: quali sono le differenze?

La sigla DOC (Denominazione di Origine Controllata) e la sigla DOCG (Denominazione di Origine Controllata e Garantita) vengono ancora utilizzate “per tradizione” ma in realtà i prodotti ivi compresi rientrano nei marchi di qualità europei dei prodotti DOP (ex DOCG) e IGP (ex DOC).

A tal proposito, ti suggerisco di dare un’occhiata a questo articolo.

Adesso sai veramente tutto sulle differenze tra prodotti DOP e IGP, addirittura anche sugli STG. Buona spesa!

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